{"id":4179,"date":"2021-07-02T08:12:26","date_gmt":"2021-07-02T08:12:26","guid":{"rendered":"https:\/\/flowknow.net\/?p=4179"},"modified":"2023-01-21T15:30:11","modified_gmt":"2023-01-21T15:30:11","slug":"cosa-sento-per-il-mio-io","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/flowknow.net\/cosa-sento-per-il-mio-io\/","title":{"rendered":"Cosa sento per il mio io?"},"content":{"rendered":"\t\t
Nel documentario diretto da Ed Perkins, Tell me who I am<\/em>, due fratelli gemelli raccontano la loro storia alquanto particolare. A 18 anni Alex finisce in un incidente di moto e perde la memoria. A eccezione del fratello gemello, Marcus, non riconosce nessuno del suo passato n\u00e9 ha ricordi della sua infanzia o adolescenza. Sar\u00e0 compito di Marcus riferire ad Alex la loro storia, ma invece di raccontare la verit\u00e0 di eventi dolorosi, decide di narrare dei ricordi falsi di una vita felice. Sar\u00e0 soltanto alla morte della madre e alla scoperta di alcune foto della loro infanzia, pi\u00f9 di un decennio dopo l\u2019incidente, che Alex comincer\u00e0 a dubitare del racconto del fratello e pretender\u00e0 di conoscere la realt\u00e0.<\/p> Il documentario racconta da un lato un processo falso di ricostruzione della storia e dall\u2019altro i bisogni opposti dei due fratelli: Marcus vuole dimenticare ci\u00f2 che \u00e8 accaduto e Alex, per comprendere la sua identit\u00e0, ha la necessit\u00e0 di scoprire la verit\u00e0 sul suo passato. \u00abNoi siamo la nostra memoria. Siamo gli eventi che ci sono accaduti. Se non abbiamo questo racconto l\u2019io non esiste\u00bb, sostiene uno dei fratelli.<\/p> Lo sviluppo del s\u00e9, in realt\u00e0, \u00e8 un processo di continuo cambiamento, proiettato nel passato, ma anche in un\u2019idea di evoluzione futura. Piuttosto che un\u2019istantanea statica ha senso considerare un s\u00e9 fluido, dove stiamo continuamente rimodellando, riorganizzando, ripensando e riconsiderando noi stessi.<\/p>